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1 - Traversata delle Valli MAIRA, STURA, GESSO |
2° giorno - 46 Km Dislivello in salita 1545
mt Sterrato 55% bici a mano 7% |
Cartografia
·
IGC 25000 N.113 - Parco Alpi Marittime |
La
traversata descritta in queste pagine è stata compiuta durante l'edizione 1999
della TREGIORNIMTB con partenza domenica 24 agosto da S, Anna di Roccabruna
nella bassa Valle Maira ed arrivo alle Terme di Valdieri il martedì 26 agosto,
dopo aver toccato il Colle di Sampeyre, il Passo della Gardetta e il Colletto
di Valscura per un totale di 140 chilometri e 4265 metri di dislivello in
salita.
-
Pont d'la Ceino è nel comune di Prazzo e si raggiunge percorrendo la SS 22
della Valle Macra da Dronero in direzione di Acceglio. Il Campeggio Comunale a
cui fa riferimento la descrizione dell'itinerario è nei pressi del bivio che
conduce ad Elva attraverso l'omonimo vallone.
da PONT D'LA CEINO a SAMBUCO
( la destra e la sinistra sono
riferite al senso di marcia - le distanze indicate in parentesi sono
progressive )
L'itinerario attraversa uno fra i più suggestivi e
spettacolari ambienti montani percorribili in mountain bike: gli altopiani
della Gardetta – Margherina - Bandia che, con i numerosi colli che li solcano,
uniscono le valli Maira, Grana e Stura. E’ una traversata di ampio respiro per i grandi spazi nei
quali si svolge ma, che presenta anche l’impegnativa salita "bici a
spalle" ai 2437 metri del Passo della Gardetta. |
Foto Gino Borello - … salendo alla Gardetta |
Dal Campeggio comunale di PONT
d'la CEINO si risale la statale toccando i centri di Prazzo, la piccola
frazione di Maddalena fino alle prime case di Acceglio (m. 1250 Km 11
da Pont d’la Ceino) dove la si abbandona per seguire, a sinistra, la strada
asfaltata che risale il vallone di Unerzio. Per la bellezza naturale del
paesaggio questo vallone ha ottenuto, attraverso un Decreto Ministeriale degli
anni ’70, il riconoscimento di "zona d’interesse pubblico". Giunti a
Chialvetta, per evitare l’asfalto, si possono seguire le indicazioni della Gta
(tacche bianco-rosse) imboccando il sentiero segnaltato di lato alla chiesa. Si
riprende la strada asfaltata a Pratorotondo nei pressi del rifugio Unerzio
seguendola fino alla biforcazione per il colle Ciarbonet dove termina l’asfalto
(m. 1730 Km 17,5 da Pont d’la Ceino). Si prosegue in direzione
Sud seguendo l’indicazione per il Passo della Gardetta, nonché le tacche
bianco-rosse della Gta fino ad un pilone sacro che precede le grange
Resplendino (m. 1951 Km 19,5 da Pont d’la Ceino). Iniziamo la
salita a piedi lungo la mulattiera che si stacca a sinistra del pilone e
seguendo il percorso della Gta ci porta in 1 ora e 45 minuti, circa, al
Passo della Gardetta (m. 2437). Dal colle il panorama si apre ad Est sui
vasti altopiani della Gardetta e della Margherina dominati dall’imponente Rocca
La Meia. Ad ovest il panorama è dominato dal massiccio dell’Oronaye e dai
solchi rocciosi del Vallonasso;, sullo sfondo spuntano le cime dell’alto
vallone di Stroppia. Dal colle si scende lungo l’ex rotabile militare che
transita accanto al Rifugio della Gardetta (m. 2350 Km 1,5 dal Passo
della Gardetta) e con un successivo breve tratto in discesa si giunge al
bivio con la strada che sale dal vallone di Preit. Proseguiamo a destra in leggera
salita con ottimo fondo stradale che permette un buon ritmo di pedalata. La
rotabile, mantenendosi sempre intorno alla quota dei 2400 metri, contorna con
ampio raggio le piccole valli che diradano nei prati sottostanti la Rocca La
Meia. Volgendo lo sguardo verso Nord possiamo rivedere il tratto percorso il
giorno precedente fra i colli Rastcias e di Sampeyre , sulla dorsale che divide
le valli Maira e Varaita cui fa da sfondo il Monviso.
In leggera discesa la
strada giunge al colle di Margherina che mette in comunicazione la valle Maira
con la valle Stura. A sinistra, poco a monte del tracciato, un piccolo balcone
erboso si affaccia sui pascoli dominati dall’imponente parete Sud della
"Meia" . E’ possibile, da questo punto, seguire a ritroso tutto l’itinerario
percorso da qui fino al passo della Gardetta, dietro cui spunta ancora la cima
del monte Oronaye. Ritornati sulla strada transitiamo, poco più avanti, tra le
casermettte diroccate della Bandia (m. 2408 Km 12,5 dal Passo della
Gardetta) e con una breve salita ci affacciamo sui prati dell’omonima
conca, chiusa a Nord dalle pareti del Becco Grande. La strada si divide: il
ramo di snistra contorna da nord tutta la conca e si incunea, dopo un lungo
tornante, nello stretto intaglio del colle di Valcavera, facilmente
individuabile proprio di fronte a noi in direzione Est; il ramo di destra, che
seguiamo, scende nella conca e raggiunge il gias Chiaffrea con alcuni tornanti
(m. 2272 Km 14,5 dal Passo della Gardetta) Lasciando il gias
sulla destra scendiamo ai pascoli sottostanti e ritroviamo in breve le tacche
biancorosse della Gta che ci indicano la direzione per raggiungere
Sambuco. La mulattiera attraversa una lunga pietraia ed entrando nel Vallone
della Madonna transita sotto le ripide pareti del monte Bersaio al di qua di un
profondo corso d’acqua. La discesa è impegnativa, a tratti tecnica e a tratti
veloce ma, comunque pedalabile e soprattutto altamente gratificante. Giunti al
fondo del vallone ci si immette nella strada lastricata in porfido che sale
alla piazza principale di SAMBUCO.